L’ipnosi è una tecnica che consente di raggiungere con facilità uno stato naturale della nostra mente che chiamiamo trance.
La ricerca sugli stati di coscienza ci dice che entriamo naturalmente in trance, durante la giornata, almeno ogni 90 minuti. Cadiamo in trance quando compiamo un’attività quotidiana che svolgiamo con consuetudine, come guidare o seguire una lezione, oppure quando ascoltiamo una canzone o assistiamo alla proiezione di un film.
Essere in trance è un po’ come sognare ad occhi aperti, tanto è vero che qualcuno teorizza che anche il sogno notturno non sia altro che una sorta di trance.
Nello stato di trance, a differenza di quanto comunemente si crede, la nostra mente non è in balia del terapeuta o degli eventi, ma è in una condizione di maggiore attivazione e attenzione. Attenzione a quello che succede fuori di noi ma, soprattutto, a quello che accade al nostro interno.
Le esperienze che viviamo in questa dimensione ci coinvolgono emotivamente e possono portarci a rivivere sensazioni piacevoli che abbiamo già sperimentato.
Letteralmente la parola trance origina dal latino trans–ire ovvero andare al di là, oltrepassare una soglia.
E’ per questo che durante la trance, ma anche nei giorni che seguono, la nostra mente accede ad un ampliamento delle proprie facoltà sia psichiche che fisiche, ed è più disponibile al cambiamento.
La trance terapeutica utilizza queste facoltà naturali della nostra mente per aiutare chi è stato vittima di esperienze traumatiche.